Venne istituita nel 1860 a Trieste (capoluogo all’epoca dell’Österreichisches Küstenland, il Litorale austriaco) una delle prime linee italiane di trasporto pubblico locale. Trainata da cavalli e gestita da operatori privati, la linea collegava il giardino pubblico con l’attuale via del Lazzaretto Vecchio. Sedici anni dopo, il 30 marzo 1876 (un anno dopo Parigi e un anno prima di Bologna e Roma), venne inaugurata la prima linea tranviaria ippotrainata, fra il Boschetto e palazzo Rittmeyer. La linea era gestita dalla Società Triestina Tramway. Nel 1921 nacque l’Azienda comunale tranvie municipali, che tredici anni dopo si trasformò in ACEGAT e diede vita alle prime filovie. Nel 1977 gli asset trasportistici di ACEGAT confluirono in ACT, insieme con le attività dell’Azienda comunale navigazione autoservizi di Muggia. Le attività di ACT furono infine trasferite nel 2001 a Trieste Trasporti, che fino al 2020 è stata affidataria del servizio di trasporto pubblico locale nell’unità di gestione triestina.
Oggi Trieste Trasporti è una delle quattro società consorziate di Tpl Fvg, che gestisce dal 2020 il servizio di trasporto pubblico locale in Friuli Venezia Giulia. La maggioranza del capitale sociale di Trieste Trasporti è detenuto dal Comune di Trieste con il 52,49% delle quote. Il 39,93% è in capo ad Arriva Italia (la holding italiana del gruppo Arriva), lo 0,01% è invece detenuto da Ratp Parigi. Le quote restanti appartengono ai Comuni di Muggia (3,85%), Duino Aurisina (1,81%), San Dorligo della Valle (1,30%), Sgonico (0,44%) e Monrupino (0,18%).
Con più di 13 milioni di chilometri all'anno, 60 milioni di passeggeri trasportati, più di 5.500 corse al giorno e un'offerta di 57,6 chilometri per abitante (contro una media regionale di 36,5 chilometri e una media nazionale di 29,5 chilometri), il servizio di Trieste Trasporti è oggi uno dei servizi di trasporto pubblico locale più capillari ed efficienti d'Italia.