NOTTURNO celebra il suo primo anno di attività e lo fa spegnendo 12.911 candeline

Premiati con un viaggio in Spagna Lorenzo Pipan e Luca Triboli (i due maggiori utilizzatori del servizio) e Ginevra Tomaselli, che ha ideato il nuovo claim di NOTTURNO. Gli undici conducenti che in questi mesi si sono alternati alla guida degli autobus a chiamata sono stati vestiti con la t-shirt “Supereroi del notturno”

NOTTURNO celebra il suo primo anno di attività e lo fa spegnendo 12.911 candeline. Tanti sono i passeggeri che, in questi primi dodici mesi, hanno utilizzato a Trieste il servizio a chiamata di Tpl Fvg. Era il 19 luglio 2023 quando NOTTURNO, poco dopo le 21:00, fece la sua prima corsa fra piazzale Europa e piazza Venezia, con a bordo, fra gli altri, una rappresentanza degli studenti che avevano contribuito a progettare il servizio. Da allora NOTTURNO, finanziato dalla Regione, è cresciuto settimana dopo settimana, in termini di apprezzamento, numeri e offerta, risultando oggi una delle esperienze di maggiore successo fra i servizi a chiamata in Italia. Con una media di 96 passeggeri per serata (divenuti 144 da quando il perimetro del servizio, lo scorso marzo, è stato esteso a Valmaura, via Baiamonti, viale Ippodromo, piazza Perugino, San Giacomo, via Rossetti e piazza dell’Ospitale), e picchi di oltre 300 passeggeri per notte, NOTTURNO ha saputo intercettare a Trieste una domanda di mobilità che rimaneva evidentemente delusa.

Significativo anche il livello di fidelizzazione della clientela: 446 passeggeri hanno prenotato il servizio in almeno cinque occasioni e gli account creati, a oggi, sono più di 8.300. Durante il punto stampa odierno, sono stati premiati i due maggiori utilizzatori del servizio: Lorenzo Pipan e Luca Triboli - con più di quaranta corse ciascuno - hanno vinto un viaggio in Spagna; Ginevra Tomaselli, invece, che ha ideato il nuovo claim del servizio (Io stasera notturno, e tu?) è stata premiata con un abbonamento semestrale per la rete urbana di Trieste.

Gli undici conducenti che in questi dodici mesi si sono alternati alla guida degli autobus a chiamata (mostrando grande professionalità, e spesso instaurando con i passeggeri un rapporto di amichevole fiducia) sono stati vestiti con la t-shirt Supereroi del notturno: sono Fulvio Lenassi, Andres Carlos Matias, Alessio Celano, Carmelo Iraci, Gennaro Iavazzo, Giovanni Iossa, Giuseppe Pezzicoli, Massimiliano Cok, Maurizio Parisi, Roman Oliynyk e Toni Bursic.

«Oltre all’aspetto innovativo e tecnologico – dice Maurizio Marzi Wildauer, presidente di Tpl Fvg e Trieste Trasporti - c’è un importante aspetto culturale, perché con il notturno si sono realmente formate in città abitudini e modelli sociali che prima non esistevano: 12 mila passeggeri forse non sono ancora un fenomeno di costume, ma sono certamente una tendenza, una consuetudine che inizia a consolidarsi. Con un certo orgoglio, possiamo affermare che, con NOTTURNO, abbiamo contribuito a rendere più moderna e sicura la mobilità di notte in città e anche il riscontro delle persone è sempre molto positivo».

«Parlare di innovazione non è complicato, lo è realizzarla - aggiunge Aniello Semplice, amministratore delegato di Tpl Fvg e Trieste Trasporti - e uno dei segreti è la robustezza industriale di chi la promuove: in questo senso, la presenza di un grande gruppo come Arriva è certamente decisiva. L’innovazione è sinonimo di coraggio, e deve pertanto fare i conti con le resistenze dettate dell’abitudine, e le resistenze non si vincono con le chiacchiere ma con i risultati e i benefici: oggi tutti vedono i benefici di NOTTURNO, in futuro vedremo anche i benefici e i risultati di altre tecnologie come i dispositivi contactless di bordo o l’app Glimble, ancora poco percepiti ma che presto daranno una connotazione ancora più solida alla qualità del servizio e al rapporto fra trasporti efficienti e attrattività dei territori».

Dice Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università degli Studi di Trieste: «NOTTURNO è nato dalla volontà di offrire ai nostri studenti un servizio in linea con le maggiori città universitarie europee. C’era una domanda di mobilità che avevamo percepito da tempo, e che nel 2023 abbiamo fatto emergere con un questionario proposto a tutti i nostri iscritti e sulle cui risposte si è basata la progettazione del servizio: oggi abbiamo la conferma di quanto utile e importante sia stato quel percorso, reso possibile dalla collaborazione tra il nostro ateneo, Tpl Fvg, Regione e Comune. Essere città universitaria significa anche questo: investire su servizi che possano migliorare la qualità della vita degli studenti e di tutti coloro che abitano questo territorio».

«NOTTURNO è una scommessa vinta – dice Cristina Amirante, assessore regionale alle Infrastrutture – che deriva dal metodo con cui il servizio è stato progettato: la collaborazione con l’ateneo, e con gli studenti in particolare (che sono i principali utilizzatori del servizio), ha consentito di costruire un’offerta che corrisponde esattamente alla domanda: NOTTURNO ha dato una risposta concreta a un fabbisogno vero, e molti spunti di riflessione per il futuro. Sicuramente un modello da riproporre ogni qualvolta emergano bisogni collettivi che necessitano di risposte organizzate e puntuali».

Dice Michele Babuder, assessore comunale alle Politiche del territorio: «Già nel 2019, nella fase antecedente l’avvio del nuovo contratto di servizio, come amministrazione comunale avevamo richiesto alla Regione e a Tpl Fvg di valutare l’istituzione di un servizio a chiamata notturno: i numeri del servizio oggi mostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Il servizio sta dando risposte concrete e efficaci a esigenze manifestate da tempo e l’impostazione metodologica e progettuale, basata sulla condivisione e sulla collaborazione, è stata certamente uno dei fattori determinanti per il successo dell’iniziativa: ora l’auspicio è che si possa aprire una riflessione per estenderlo ad altre giornate, aree e fasce orarie, sia in una prospettiva turistica e sia coinvolgendo, oltre agli studenti universitari, anche quelli degli istituti scolastici superiori».

Il prossimo step, osserva il presidente Marzi Wildauer, è lavorare per convincere anche chi non è più giovanissimo a utilizzare il servizio: «Se tra i giovani, infatti, c’è di NOTTURNO una conoscenza diffusa e radicata, è meno facile comunicarne la comodità a chi ha più di 35-40 anni, e che tendenzialmente predilige l’automobile o il taxi».

Trieste, 19 luglio 2024

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